domenica 10 gennaio 2010

La fine


La fine.
Ogni inizio è una fine. Di un'altra cosa, ma sempre una fine.
Questa è la fine della mia fase puramente "speculativa" su internet e nei vari blog di fantasy/fantascienza e forse la fine di un mucchio di affaracci personali - ma non divaghiamo.
Però è anche un inizio. L'inizio della mia fase "attiva" su internet anzitutto. E poi si vedrà.
Anzitutto mi presento: sono Andrea (o Frontìs, che dir si voglia), ho diciassette anni ancora per meno di cinque mesi e sto frequentando il penultimo anno di liceo. Mi piace - già che mi piace? ah sì - leggere, scrivere e blablabla. insomma, niente di particolare. Da grande mi piacerebbe essere professore di materie umanistiche al liceo, ma molto probabilmente finirò a fare il cassiere alla Conad dietro casa.
Stop about me.

Come prima cosa chiarisco il nome del blog. Perché "Pescatori di rondini", un nome che riprende anche la scia del ben più noto Gamberi Fantasy?
In autunno le rondini migrano a sud, superano le sabbiose distese del Sahara e raggiungono la foresta nigeriana o quel che ne resta. Poiché, appunto, non ne resta molto, esse hanno iniziato a nidificare nei fitti canneti vicino ai villaggi dei locali. Così in quella che per noi è la stagione invernale, questi boschetti di canne diventano fitte foreste di zinzizulii.
In un paese come la Repubblica Centrafricana è ben normale non avere niente da mettere sotto i denti; avere vicino casa queste voliere naturali può essere solo un toccasana per il poveraccio affamato: basta procurarsi una rondine e almeno per un pasto ci si è sfamati.
Naturalmente catturare una rondine non è facile e bisogna ingegnarsi un poco. Gli africani di solito prendono una canna da pesca - sì, una canna da pesca - e mettono come esca una succulenta locusta; quindi lasciano che l'insetto ancora vivo voli sopra il canneto e, non appena una rondine lo mangia, ecco che rigirano il mulinello e si prendono il pennuto.

Ora non so se questa storia sia vera, anche se la fonte - un guardiacaccia o qualcosa di simile impiegato in Provincia - mi pare autorevole. Ma ciò che adesso importa è appunto la metafora.
In questo blog propongo di diventare "pescatori di rondini": persone che, per necessità o d'evasione o semplice svago, usano l'ingegno allo scopo d'appropiarsi di ciò che vola sopra di loro, facendo anche uso "locuste" ovvero strumenti (o linguaggi) non sono piacevoli; tuttavia questa "pesca" nel cielo avviene da terra, ovvero senza spegnere il cervello e con basi concrete e fonti il più possibile affidabili.



Stormi di rondini svolazzanti da nord a sud: ecco cosa stiamo andando a pescare.

Quali sono le "rondini" che andrò a pescare? Il fantasy e la fantascienza, come prima cosa; il mio fantasy, come seconda (eh già, sono un aspirante autore; peccato che la forma lasci molto a desiderare). Ancora: libri, filosofia più o meno spicciola, temi della classicità e poi meglio non darsi troppi programmi che, conoscendomi, sono in grado di non portarne a termine nemmeno uno. Eviterò di parlare "de li mortacci miei" e di politica.
Cercherò.


Gli argomenti cercherò di trattarli nel modo obbiettivo, citando quando possibile le fonti. Il mio obbiettivo non è persuadervi che quanto scrivo è vero, ma che ha delle basi logiche. Nessuno si sta dando all'eiristica di Gorgia & company.




Gorgia da Lentini. L'uomo che dimostrò al mondo che se una puttana la dava a destra e a manca, di certo c'era di mezzo qualche magnaccia metafisico. Cosa sorprendente, nemmeno lui era convinto di ciò che diceva.

Come inizio mi pare abbastanza logorroico. Detto questo direi d'iniziare. Prendete le vostre canne da pesca ed una bella locustazza da agganciare all'amo e dirigetevi con me verso il canneto per la prima nostra pesca.

Buona lettura

Frontìs

Fonti e/o approfondimenti:

  1. Il luogo ove lavora il malefico guardiacaccia: http://www.provincia.torino.it/ambiente.htm

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